La Diet Industry – o “industria delle diete” – riguarda tutti quei “prodotti dimagranti” costantemente proposti per spingere all’acquisto promettondo di aiutare a perdere peso: “Compra questo e dimagrirai, compra quest’altro e perderai i liquidi in eccesso“, ecc.
Tale industria è stata appositamente costruita per lucrare sulla condizione inconsapevole di tutte quelle persone che non riescono a dimagrire a causa di abitudini scorrette che portano al sovrappeso, come eccessi alimentari e scarsa attività fisica. E mentre di prodotti dimagranti sono pieni i supermercati, le farmacie e internet, pochi sono i professionisti che si occupano realmente di proporre un metodo valido e sano per dimagrire: nello specifico, solo lo Psicologo è deputato a intervenire sulla sfera emotiva e relazionale e sulle abitudini scorrette.

In cosa consiste un’abitudine? 

Le abitudini sono pensieri o attività costantemente ripetute, alcune in modo volontario e cosciente (es.: fare la lavatrice una volta a settimana), altre in modo automatico (es.. mangiare troppo senza rendersene conto).

Mentre le “abitudini coscienti” nella maggior parte dei casi non comportano alcun tipo di squilibrio, le “abitudini automatiche” possono avere conseguenze negative nel lungo periodo e, proprio perché inconsapevoli, si rivelano particolarmente difficili da sradicare. Come si può, del resto, intervenire su un’abitudine che non sappiamo di avere? Infatti, le abitudini scorrette che portano al sovrappeso fanno parte delle abitudini automatiche.

Come nascono le abitudini scorrette che portano al sovrappeso?

Le abitudini dannose nascono e si consolidano poiché, come esseri umani, siamo naturalmente predisposti alla ricerca del piacere e ad allontanarci da ciò che ci fa soffrire. Più un evento, un gesto o un pensiero ci inducono sensazioni piacevoli, più saremo naturalmente predisposti a ripeterli, per ricercare nuovamente quelle belle sensazioni. In questo modo, lentamente, ripetizione dopo ripetizione, essi si consolidano, tramutandosi in abitudini.

In particolare, per quanto riguarda le abitudini dannose legate al sovrappeso, magari sarà capitato che, dopo una furiosa litigata con il partner, dopo aver preso un brutto voto a scuola o dopo una giornata particolarmente stressante sul lavoro, aver svuotato un pacco di biscotti o di patatine ci abbia fatti sentire meglio. La mente, in questo caso, registra un’associazione stimolo-risposta di questo tipo: mi sento male –> mangio –> mi sento meglio.

Poiché tale azione, nell’immediato, ha funzionato, capiterà di metterla nuovamente in atto in altri momenti di stress e si rinforzerà a ogni ripetizione, consolidandosi nel tempo come prassi. Un’abitudine come questa avrà come esito un costante introito calorico in eccesso che, se non bilanciato da un’ adeguata attività fisica, condurrà al sovrappeso. Per modificare le abitudini scorrette che portano al sovrappeso è, quindi, necessario in primis renderne la persona cosciente.

Il ruolo dello Psicologo Alimentare

Lo Psicologo Alimentare si occupa nello specifico di rendere la persona consapevole di come, quanto e perché
crea e mantiene determinate abitudini, individuando al contempo strategie di coping più sane e adatte al suo bisogno, al fine di fronteggiarlo senza avere necessità di ricorrere al cibo e, dunque, senza cadere nuovamente nel circolo vizioso della gratificazione alimentare, causa di sovrappeso.

Affrontare le proprie abitudini scorrette che portano al sovrappeso (quei pensieri, quelle emozioni e quei comportamenti disfunzionali che contribuiscono a mantenere e a rafforzare il problema) rappresenta il primo passo per un percorso di crescita di sé che consenta di liberarsi dalla schiavitù del cibo e dai prodotti della diet industry. In questo modo, sarai finalmente tu ad avere il controllo sul cibo e non più il cibo ad avere il controllo su di te.

Altre figure professionali che si occupano di sovrappeso e obesità

Tra le figure professionali competenti che possono occuparsi in modo valido e sicuro di proporre un metodo efficace e sano per dimagrire ci sono:

  • Medico dietologo: laureato in Medicina e Chirurgia (6 anni), iscritto all’Ordine dei Medici e Specialista in scienze dell’alimentazione (4 anni). A lui competono diagnosi e prescrizione della dieta (e di eventuali terapie farmacologiche);
  • Biologo nutrizionista (laurea 5 anni): iscritto all’Ordine dei Biologi, può elaborare diete personalizzate, ma non può fare diagnosi né prescrivere farmaci;
  • Dietista (laurea 3 anni): può elaborare, formulare e attuare le diete prescritte dal medico;
  • Psicologo Psicoterapeuta: laureato in Psicologia (5 anni), iscritto all’Ordine degli Psicologi, specializzato in Psicoterapia (4 anni) e, nel caso dello Psicologo Alimentare, ulteriormente specializzato nella gestione del comportamento alimentare (min. 72h + esperienza clinica, come da criteri
    http://www.ordinepsicologilazio.it/psicologi/pass/). Non prescrive diete né si occupa di alimentazione in senso nutrizionale, ma è l’unico professionista abilitato a occuparsi “della salute mentale e del benessere della persona, del gruppo, degli organismi sociali e delle comunità utilizzando strumenti diagnostici, di prevenzione, cura e riabilitazione scientificamente validati” (http://www.ordpsicologier.it/public/genpags/bigs/L5689.pdf) e propri della sua formazione.

Coaching e Counseling

Spesso, si sente parlare anche di altre due figure: coach e counselor. La formazione del coach, al contrario delle professioni sopraelencate, si svolge in genere durante alcune giornate d’aula, sicuramente intense e ricche di esercitazioni, ma che si esauriscono nel giro di qualche giorno o mese senza che siano stati richiesti requisiti minimi specifici per accedervi. In Italia, la professione di coach non è, di fatto, regolamentata: questo non significa che non sia legale esercitarla, ma che lo Stato non ha prodotto alcuna normativa di riferimento, nessun percorso formativo obbligatorio, né tantomeno l’obbligo di iscrizione a un albo professionale.
Per quanto riguarda la figura del counselor, il Presidente dell’Ordine degli Psicologi del Lazio, Nicola Piccinini, si è espresso alla perfezione nel seguente articolo: http://nicolapiccinini.it/counseling-relazione-aiuto-psicologico/2015/02/.

Dott.ssa Federica Majore
Psicologa del Comportamento Alimentare
Psicoterapeuta
3924131042
federica.majore@gmail.com

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