“I carboidrati fanno male perché fanno ingrassare, meglio una dieta iperproteica basata solo sul consumo di proteine…” niente di più sbagliato! Eppure, si tratta della convinzione alla base della carbofobia (o carboressia): la paura dei carboidrati.

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Una dieta sana e sostenibile

Una dieta sana e un regime alimentare sostenibile presuppongono principalmente un concetto: equilibrio. Ecco perché l’alimentazione di ogni essere umano dovrebbe prevedere il giusto apporto di proteine, carboidrati e grassi: i tre macronutrienti essenziali per il corretto funzionamento dell’organismo.

Carbofobia e diet culture

Come nasce, dunque, il disagio mentale che porta alla demonizzazione dei carboidrati e alla carbofobia? Basti pensare alla narrazione perpetrata dalla diet culture secondo cui i carboidrati compromettono la tanto agognata forma fisica. Per non parlare del continuo aumento di prodotti “low-carb” sul mercato. Non stupisce affatto, quindi, che spesso a soffrire di carbofobia siano persone che hanno sperimentato una condizione di sovrappeso o di obesità.

Molte diete (diffuse sui social e, purtroppo, anche da professionisti) garantiscono un dimagrimento rapido a fronte di una forte diminuzione o di un’abolizione dei carboidrati. Nel caso in cui, con impegno e fatica, si sia perso peso, subito dopo è probabile che sopraggiunga la paura, profonda e irrazionale, di prendere peso (un esempio di atteggiamento grassofobico) e si farebbe di tutto pur di non riprendere i chili persi… anche affidarsi a diete che non sono realmente salutari e sostenibili.

Smettere di consumare carboidrati “sembra” funzionare… e questo basta. Dimagrimento, colon non più irritabile, scomparsa della dermatite… questi (apparentemente) i meravigliosi risultati di una dieta senza carboidrati. In realtà, la rimozione totale dei carboidrati non garantisce miglioramenti, specialmente nel lungo periodo… anzi: al contrario, gli allenamenti diventeranno difficili da sostenere, si rischiano la perdita di tono muscolare e il blocco del metabolismo, per non parlare delle conseguenze a livello psicologico, come stress e irritabilità… Insomma, a soffrire non sarebbe “solo” la composizione corporea, ma l’intero organismo.

Perché eliminare i carboidrati non funziona?

In realtà, non solo nessuno dei tre macronutrienti va assolutamente eliminato, ma non esistono nutrienti in sé dannosi per l’organismo. In particolare, i carboidrati sono essenziali perché sono fonte di glucosio, che rappresenta il vero e proprio carburante delle cellule. Infatti, i carboidrati supportano le funzioni vitali, sostengono quelle cerebrali e concorrono alla quota energetica dello stato di veglia. Inoltre, i carboidrati sono utilissimi pre e post-allenamento, per dare la giusta carica e per favorire un corretto recupero dopo l’attività fisica. Non è impossibile far funzionare il corpo fornendo un “carburante” fatto solo di proteine e grassi, ma ciò significa far affaticare l’organismo, sovraccaricando fegato e reni.

I carboidrati svolgono importanti funzioni metaboliche ed energetiche e vanno, dunque, inseriti e contestualizzati come gli altri macronutrienti. Al contrario, la carbofobia presuppone l’eliminazione di tutti i carboidrati senza, tra l’altro, distinguere tra cereali raffinati e integrali, cereali e pseudocerali, cereali con glutine e senza glutine, frutta e legumi… basta andare avanti a proteine, grassi e integratori. Come abbiamo visto, però, per funzionare correttamente l’organismo richiede in particolare carboidrati, specialmente quelli presenti in cereali, legumi, frutta, verdura, amidacee, tuberi, in quanto di facile assimilazione e digestione.

Superare la carbofobia

Per superare la carbofobia serve consapevolezza: è necessario capire che i carboidrati sono alleati irrinunciabili e preziosi, ma è necessario anche conoscerli, saperli scegliere e consumare nel modo e nelle quantità giuste. Non sono i carboidrati a fare ingrassare (né le proteine, né i grassi), bensì il surplus calorico! Significa che mangiare quantitativamente di più rispetto al proprio fabbisogno calorico induce a perdere peso, qualunque sia il macronutriente che viene consumato di più. Dimagrire in modo sano significa abbassare la quota calorica generale, mantenendo le proporzioni tra tutti i macronutrienti.

Variazioni del rapporto tra i macronutrienti, l’introito calorico totale, il metabolismo basale sono assolutamente soggettivi, ma un’alimentazione sana e completa consente di regalarsi anche il piacere di una pizza, di un gelato, della convivialità senza dover eliminare nulla, men che meno un macronutriente essenziale come i carboidrati.

Per stare bene e rimanere in salute, dunque, si può inserire nella propria alimentazione tutto, in maniera equilibrata, dando la priorità ai cibi sani, senza, però, privarsi di nulla. Non esistono cibi da demonizzare: è la quantità che fa il veleno, quindi vivere l’alimentazione con serenità, seguire una dieta sana ed equilibrata, assumere un introito calorico quotidiano adeguato, fare attività fisica con costanza sono le cose davvero importanti per far funzionare al massimo il nostro organismo.

Dott.ssa Federica Majore
Psicologa del Comportamento Alimentare
Psicoterapeuta
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federica.majore@gmail.com

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