“La cioccolata fa male e fa ingrassare”, “No alla pasta se vuoi perdere peso”, “Scegli cibi light per ridurre il tuo giro vita”,”Ecco la dieta definitiva per perdere peso mangiando!”… Nascono continuamente nuove strategie per perdere peso che contribuiscono ad alimentare false credenze sul cibo. Queste ultime portano a rinunciare, inutilmente, ai nostri cibi preferiti.

La lotta ai carboidrati

Carboidrati, croce e delizia. Ecco due false credenze sul cibo che li riguardano:

  • “La pasta fa ingrassare” 
    La pasta, così come il pane, è composta prevalentemente da carboidrati. I carboidrati sono nutrienti fondamentali, come le proteine, ma non c’è differenza calorica tra gli uni e gli altri. Infatti, 1 grammo di carboidrati fornisce 4 kcal, esattamente quanto 1 grammo di proteine. Ciò significa che non è la pasta, in quanto tale, a far prendere peso, ma quanta ne mangiamo rispetto al naturale fabbisogno calorico e come viene condita;
  • “Il pane tostato è meno calorico del pane fresco”
    In realtà, è esattamente l’opposto: il processo di cottura fa perdere l’acqua contenuta nel pane quindi, a parità di peso, il pane secco ha più calorie… appena un po’ di più. Ma, dopotutto, sarà una fetta di pane al giorno la responsabile dell’aumento di peso?

Grassi e zuccheri, vade retro!

Doverosa premessa alle false credenze sul cibo che riguardano i grassi: i macronutrienti, ovvero le principali categorie di nutrienti che forniscono energia, sono proteine, carboidrati e grassi. Se questi ultimi ne fanno parte è perché una determinata quantità di grassi va consumata, in quanto l’organismo ne ha bisogno.

  • “Il burro è più calorico dell’olio”
    Falso! La quantità di grassi contenuta nell’olio è pari al 100%, mentre nel burro è circa l’80%: quindi 100 g di olio corrispondono a 900 kcal, mentre 100 grammi di burro a circa 700 kcal. Ciò non toglie che la qualità dei lipidi sia diversa (grassi di origine vegetale VS grassi di origine animale), ma non si può dire che l’olio abbia meno calorie del burro;
  • “Il formaggio aumenta il numero di grassi nel corpo”
    In realtà, è dimostrato che la quantità generale di grassi che ingeriamo quotidianamente e la qualità dei formaggi fanno la differenza. Formaggi magri (che contengono meno del 20% di grassi), come fiocchi di latte, ricotta vaccina, Philadelphia, mozzarella e feta, forniscono pochi grassi e un alto contenuto di calcio, nutriente in grado di legarsi alle molecole di lipidi favorendone l’espulsione attraverso le funzioni fisiologiche;
  • “La cioccolata fa ingrassare e fa venire i brufoli”
    A prescindere dal fatto l’acne è legata principalmente a disfunzioni ormonali, sappiamo che gli zuccheri fanno alzare i livelli di serotonina, potente antidepressivo. Ecco perché abbiamo voglia di dolce quando siamo giù di morale. Lo zucchero, però, chiama altri zuccheri, è questo il problema: non sapersi regolare con i dolci. Ma ciò non significa eliminarli!
  • “I cibi light sono utili per perdere peso”
    In realtà, potrebbe essere il contrario poiché, se è vero che a parità di peso contengono in generale meno grassi, è vero anche che spesso risultano anche meno soddisfacenti e che, per soddisfare il senso di fame (specie quando non si tratta di fame reale) potremmo essere portati a mangiarne di più e/o più spesso… “Tanto è light”! Inoltre, se è vero che spesso questi alimenti contengono meno grassi, è vero anche che potrebbero eccedere in zuccheri (è bene controllare sempre!).

Anche la frutta è nel mirino

Da sempre abituati a sentirci dire che verdura e frutta fanno bene, da qualche tempo anche quest’ultima è stata a volte “demonizzata”, altre volte chiamata in causa, ponendosi al centro di nuove false credenze sul cibo.

  • “La frutta dopo i pasti fa ingrassare”
    In realtà, studi approfonditi hanno dimostrato che, dal punto di vista calorico, la frutta a fine pasto consente di “chiudere” più velocemente il pranzo o la cena, poiché la loro acidità dà al cervello il comando di sazietà più rapidamente. Essendo ricca di fibre e acqua, inoltre, la frutta facilita il transito intestinale e accompagna il cibo nella digestione, proteggendolo da danni ossidativi. Alcuni tipi di frutta favoriscono, inoltre, la pulizia dei denti (es. pere e mele). Insomma, è proprio la frutta a fine pasto a farci prendere peso?
  • “Ananas e pompelmo bruciano i grassi”
    Pertanto, se consumati in seguito a un pasto abbondante e ipercalorico, possono ridurre l’accumulo di peso. Certamente, se questi frutti piacciono è giusto mangiarli… ma non perché abbiano poteri miracolosi sulla riduzione del grasso! In realtà, sappiamo che questo tipo di frutta ha effetti piuttosto modesti sui processi digestivi e nessun effetto specifico sui lipidi. Le uniche proprietà riconosciute sono quelle antinfiammatorie dell’ananas, in quanto il suo gambo contiene bromelina.

Per dimagrire bisogna fare una dieta restrittiva

Ecco l’ultima credenza errata: “Per perdere peso si devono fare diete restrittive”. Niente di più falso! Perché le diete restrittive sottopongono il corpo all’effetto yo-yo, a lungo andare non reversibile, che condanna la persona a un metabolismo rallentato, affaticato, non reattivo. Il peso corporeo dipende da due fattori essenziali: entrate e uscite. A questi vanno aggiunti: fattori genetici/biologici, eventuali patologie attuali/pregresse, attitudine all’attività fisica, sesso, età, abitudini alimentari, credenze disfunzionali e, non da ultimo, numero e tipo di diete seguite. Dieta del sondino, iperproteica, con tisane/barrette/bibitoni/pasticche… diete da fame, diete da 800/900/1000 kcal al giorno non possono far altro che sbalestrare gli equilibri corporei ancora e ancora, a ogni ripetizione sempre di più. Aggiungete la stanchezza e la frustrazione per non riuscire a mantenere, nel tempo quello che avete faticosamente perso…. ecco a cosa bisogna fare attenzione, non al pezzetto di cioccolata ogni tanto.

Dott.ssa Federica Majore
Psicologa del Comportamento Alimentare
Psicoterapeuta
3924131042
psicoalimentare@gmail.com

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