In Italia, oltre 3 milioni di persone sono affette da Disturbi Alimentari. Di queste, circa 2 milioni sono adolescenti tra i 12 e i 19 anni. Si tratta di un ambito complesso che richiede attenzione, conoscenza e messa a punto di interventi precoci ed adeguati.
Sono molteplici i campanelli di allarme che possono segnalare l’esordio di un disturbo alimentare. Tra questi: eccessiva preoccupazione per il cibo ed il peso; dieta ferrea ed iper-restrittiva, eventualmente (o meno) accompagnata da abbuffate e/o vomito e/o eccessivo esercizio fisico; pedissequo conteggio delle calorie; pesarsi anche più volte al giorno; sentimenti di colpa e di vergogna legati all’immagine di sé e al cibo; dispercezione corporea (vedersi e percepirsi diversi da come, realmente, si è); ipersensibilità verso le critiche; repentine oscillazioni dell’umore, ecc.
Indispensabile, per il trattamento di questi disturbi, è l’applicazione di un approccio interdisciplinare, dimostratosi più efficace degli interventi di singoli professionisti nella cura e nella riabilitazione di DCA.
Lo Psicoterapeuta che si occupa del comportamento alimentare deve interfacciarsi con gli altri professionisti della salute – psichiatri, dietologi, operatori sportivi e strutture pubbliche, residenziali, semi-residenziali o ambulatoriali – per garantire al paziente con DCA una rete di intervento completa, in grado di garantire un percorso di cura appropriato.
Se avvertite uno o più di questi sintomi o notate nei vostri figli atteggiamenti simili, rivolgetevi ad uno specialista che sappia introdurvi ad un percorso di cure adeguato.
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dott.ssa Federica Majore
Psicologa, Psicoterapeuta
329.0918417
