Ognuno di noi dà un determinato peso a come gli altri ci giudicano, ma quando la paura delle opinioni altrui mette seriamente a dura prova il nostro benessere psicologico, allora si sta parlando di FOPO: Fear of Other People’s Opinion. La FOPO può arrivare a diventare invalidante per un individuo. Scopriamo qualcosa in più.
La nascita della FOPO
A utilizzare per la prima volta, nel 2019, l’acronimo FOPO è stato lo psicologo Michael Gervais, il quale afferma che dare un peso alle opinioni degli altri fa parte dell’esistenza umana, ma anche che il forte desiderio di conformarsi e la paura paralizzante di non piacere minano la capacità di vivere assecondando i propri desideri.
Il dottor Gervais afferma che oggi, con i potenti mezzi di comunicazione e condivisione, l’opinione altrui è diventata un’ossessione irrazionale che genera effetti negativi compromettendo serenità e produttività. Ma il fenomeno della FOPO non è circoscritto al periodo storico attuale.
La FOPO fa parte della condizione umana sin dall’antichità: migliaia di anni fa, la responsabilità di riuscire o meno nella caccia pesava sul mantenimento del proprio posto nella tribù. Già lì erano presenti il desiderio di adattarsi e l’immobilizzante paura di non essere apprezzati.
Oggi, ci preoccupiamo così tanto di ciò che pensano gli altri che mettiamo la nostra felicità sotto il loro controllo, ci percepiamo non come realmente siamo, ma nel modo in cui gli altri ci vedono, dando sempre meno importanza e attenzione a ciò che ci rende noi stessi – talenti, convinzioni, valori – e conformandoci a ciò che gli altri potrebbero “aspettarsi”.
In questo modo, non si fa altro che danneggiare il proprio potenziale, andando quanto più possibile sul sicuro pur di non ricevere critiche o di non sentirsi ridicolizzati, rifiutati. Questo fa sì, ad esempio, che in una conversazione si rinunci al proprio punto di vista, che non si alzi la mano quando viene chiesto un parere, che non ci si senta qualificati per una promozione.
Ritenere le opinioni altrui di importanza cruciale per la propria sopravvivenza porta ad adattare stile di vita e/o personalità alle aspettative… ne vale la pena, considerato che non potremo mai piacere a tutti? Vivere secondo le proprie decisioni, assumendosi la piena responsabilità delle proprie azioni, invece, è estremamente liberatorio, nonché onesto verso noi stessi.
Il dottor Gervais suggerisce due modi in particolare per smorzare l’intensità dello stress causato dalla pressione sociale: allenare la consapevolezza di se stessi e sviluppare una filosofia personale.
La consapevolezza di se stessi
Essere consapevoli di se stessi è il primo, importante, passo da compiere.
Bisogna smettere di ignorare chi realmente siamo in favore di chi gli altri pensano che siamo. Al contrario, cominciamo a renderci consapevoli di noi, delle nostre idee e dei nostri valori: “mi fido delle mie capacità”, “ho tante cose interessanti da dire”, “sono completamente preparato per questa situazione”… lasciamoci guidare da affermazioni come queste, tramite cui poter migliorare la fiducia nelle nostre capacità e abilità. In prima battuta non è facile, ma allenandosi e credendoci si possono raggiungere grandi risultati nel lungo periodo.
La filosofia personale
Per sconfiggere davvero la FOPO e per avere ancor più consapevolezza di se stessi, però, è necessario sviluppare una “filosofia personale”: una parola/frase che non solo esprima le nostre convinzioni più profonde e i nostri valori di base, ma che sia anche la “bussola” che ci guida ogni giorno.
Elaborare una filosofia personale è un esercizio potente e illuminante. Per riuscire a svilupparla, bisogna iniziare ponendosi delle domande, come:
- Quando mi sento al meglio, quali sono le convinzioni che sostengono i miei pensieri e le mie azioni?
- Chi sono le persone che dimostrano caratteristiche e qualità in linea con le mie?
- Quali sono queste qualità?
- Quali sono le mie citazioni preferite? E le mie parole preferite?
Una volta sviluppata la filosofia personale, bisogna impegnarsi a vivere secondo i suoi principi. Cerchiamo di notare immediatamente quando la FOPO ci trattiene, riconosciamolo e proviamo a fissare un obiettivo raggiungibile che sia in linea con la nostra filosofia personale.
Oltre a cercare un miglioramento costante, aver chiari i propri principi equivale ad avere sempre in tasca una guida. Grazie a essa, si è via via più disposti a spingersi oltre, a imparare e ad abbracciare il disagio dell’errore. Siamo gli unici a sapere cosa è meglio per noi, ciò significa che quando commettiamo un errore dobbiamo avere il coraggio di riconoscerlo, ma anche di imparare la lezione e, infine, di andare avanti. La crescita e l’apprendimento avvengono quando operiamo al limite delle nostre capacità.
FOPO e psicoterapia
Naturalmente, si tratta di un percorso che il più delle volte è difficile anche solo pensare di intraprendere. Può capitare che un determinato avvenimento riesca a far scattare qualcosa in noi e a portarci in questa direzione o che circondarsi di persone e contenuti positivi possa farci imboccare questa strada ma, spesso, chiedere aiuto è imprescindibile. La psicoterapia aiuta anche chi soffre di FOPO, ci fa scoprire realmente noi stessi e definisce un punto di inizio da cui parte la rinascita. In ogni caso, non è mai facile, ma impegnarsi a dare meno peso ai giudizi altrui vale la pena, per cominciare a vivere davvero.
Dare il giusto peso alle opinioni altrui
Il più delle volte, i giudizi degli altri non hanno nulla a che fare con noi, ma tutto a che fare con loro: con i loro condizionamenti e le loro aspettative.
Combattere la FOPO non significa non tenere in considerazione le opinioni altrui, ma dar loro il giusto peso, avendo costantemente presente chi siamo. Le opinioni più importanti sono quelle delle persone che amiamo e di cui ci circondiamo in quanto riteniamo che possano essere d’ispirazione per compiere ciò che ci prefissiamo attraverso la nostra filosofia personale. Quindi, chiediamo pure alle persone care consigli, ascoltiamoli anche quando non richiesti, e poi decidiamo ciò che è meglio per noi, tirando sempre le somme e tenendo bene a mente chi siamo e cosa rappresentano gli altri per noi, prima di continuare a farci condizionare negativamente da ognuna delle loro opinioni.
Dott.ssa Federica Majore
Psicologa del Comportamento Alimentare
Psicoterapeuta
3924131042
federica.majore@gmail.com