Nonostante i problemi legati all’ alimentazione siano, molto spesso, di natura psicologica, nella maggior parte dei casi la persona che ne soffre si trova a ricevere un’unica risposta alle sue molte domande: la DIETA ipocalorica.
Così, benché spesso ci si ritrovi a mangiare per sopperire allo stress, al nervosismo, al senso di solitudine ecc. altrettanto spesso, come unica risposta, ci viene fornito un pezzo di carta con su scritto cosa possiamo e non possiamo mangiare. Il risultato è che, nel giro di pochi giorni, ci ritroviamo non solo senza una risposta ai nostri problemi, ma anche con il carico aggiuntivo delle restrizioni alimentari che si assommano ai problemi che ci avevano, già da sé, condotti al sovrappeso. Questo non può far altro che innescare un circolo vizioso di sovrappeso –> dieta –> fallimento –> sovrappeso–> dieta–> fallimento… che genera, nel lungo termine, la ben nota Sindrome dello yo-yo che porta non solo al rapido recupero dei chili faticosamente persi, ma anche ad una difficoltà sempre maggiore nel dimagrimento, avendo ormai alterato il nostro metabolismo… con conseguenti ovvie ricadute sull’umore e sul benessere in senso sia fisico che mentale.
Come se non bastasse, sin dal 1992 il Ministero della Salute dichiara che le diete fanno male, perché:
- aumentano il numero di recidive
- aumentano il problema dell’alimentazione compulsiva
- peggiorano il problema del peso
- predispongono ai disturbi del comportamento alimentare.
Il comportamento alimentare, costituito da tutti gli atti connessi all’ introduzione di cibo, è inoltre molto complesso e non risolvibile con una semplice prescrizione dietetica. Mangiare non è semplicemente un atto necessario: il cibo veicola relazioni, significati, emozioni!
Lo Psicologo che si occupa di Comportamento Alimentare è colui che aiuta a divenire consapevoli del proprio stile di vita, favorendone uno stabile e duraturo cambiamento, senza costrizioni.
