Si parla spesso di anoressia e bulimia, molto meno di obesità psicogena: quella condizione di grave sovrappeso causata principalmente da fattori psicologici. Gli individui che ne soffrono presentano un importante sovrappeso in assenza di cause mediche accertate, a volte in concomitanza con altri disturbi psichici importanti (Disturbi d’Ansia, Depressione, ecc…). In questi casi, il cibo viene usato come compensazione di disagi psicologici, stati ansiosi o depressivi e si soffre anche di scarsa autostima e solitudine, si ha difficoltà a individuare e manifestare le proprie emozioni, si vivono costantemente sensazioni come vergogna, senso di colpa, rabbia, paura… ma quali sono le cause dell’obesità psicogena? Ed è possibile uscirne?
Le cause dell’obesità psicogena
Senza dimenticare la genetica e gli eventuali fattori medici concomitanti, concentriamoci sulle possibili cause psicologiche dell’obesità psicogena. La maggior parte delle teorie afferma che affondi le radici nell’età infantile e nel tipo di educazione alimentare trasmessa al bambino. Altre volte, l’individuo obeso potrebbe utilizzare il cibo per non sentirsi bisognoso di soddisfare la propria sessualità, che non si sente “pronto” a vivere. Infatti, la sfera sessuale può suscitare senso di colpa e vergogna. In altri casi, il cibo viene assunto o in piccole quantità e molto frequentemente, oppure fuori pasto, prediligendo cibi ipercalorici. Spesso si mangia in fretta, senza assaporare, solo per “foga di riempimento”. Si mangia anche per proteggersi dal mondo esterno, attraverso la “corazza” della propria mole. In tutti questi casi, il rapporto con il cibo non è regolato dal senso di fame e sazietà, ma da sensazioni ed emozioni. Entrano in gioco i comfort food (carboidrati, zuccheri, alcolici…), perché i cibi considerati “sani” non soddisfano i bisogni psicologici sottostanti (chi si “consola” con una carota?).
La dipendenza dal cibo e la chirurgia bariatrica
Come per le droghe, anche nei confronti del cibo si può parlare di dipendenza. La difficoltà di guarigione sta da un lato nell’impossibilità di astenersi dall’oggetto da cui si dipende (non è possibile smettere di mangiare come lo è, invece, smettere di fumare) e dall’altro nell’economica e vastissima possibilità di reperimento di qualsiasi tipo di cibo.
Molti ritengono che si possa risolvere l’obesità psicogena con la chirurgia bariatrica, ma è un conto che contiene un grave errore di valutazione, perché non tiene in considerazione le cause psicologiche del problema. Ci sono pazienti che, dopo l’intervento, riprendono a mangiare come prima perché non hanno “imparato” nulla su loro stessi e sui propri problemi, abitudini, emozioni, sensazioni, sentimenti, bisogni, né su come abitualmente li incanalino nell’alimentazione: non sanno gestire tutto questo e l’operazione non cambia nulla da un punto di vista cognitivo e comportamentale. Per questo motivo, non si può prescindere da un cammino psicologico finalizzato ad affrontare paure, insicurezze, traumi, preoccupazioni, abitudini disfunzionali che hanno portato all’obesità.
Lo Psicoterapeuta può aiutare il paziente che soffre di obesità psicogena
Com’è possibile guarire dall’obesità psicogena partendo dal lavoro su se stessi? La psicoterapia serve a:
- Comprendere in che modo l’educazione ricevuta influenza lo stile di vita
- Vedere e affrontare come tali i reali problemi sottostanti l’ingestione di cibo
- Entrare in contatto con le proprie emozioni e imparare a riconoscerle, vivendole appieno e gradualmente e disimparando a modularle mangiando
- Curare un’ autostima trascurata e deficitaria
- Prendere atto di come, quanto, quando e perché si mangia, assumendo finalmente il controllo sul cibo senza più essere in balìa di esso
- Capire che il cibo non è la risposta ai problemi della vita, ma che ogni individuo ha delle risorse da valorizzare e utilizzare per il proprio benessere
- Perdere peso in modo sano, graduale e naturale, reimparando a mangiare secondo il proprio senso di fame e sazietà
- Imparare a muoversi di più per vivere in armonia con il proprio corpo e la propria mente
Dott.ssa Federica Majore
Psicologa del Comportamento Alimentare
Psicoterapeuta
3924131042
psicoalimentare@gmail.com
