Oggi parliamo di mangiare emotivo, ovvero di emotional eating.

Mangiare per stress

Una situazione che porta a mangiare anche quando non si ha fame riguarda sicuramente le problematiche legate allo stress (lavoro, esami, scadenze, eventi di vita, problematiche relazionali…). Lo stress (con conseguente cortisolo alto) può provocare manifestazioni comportamentali impulsive come fumare, mangiare emotivo o bere in eccesso. In momenti particolarmente stressanti, si può perdere il controllo in diversi modi: accade comunemente di ritrovarsi ad ingurgitare – più o meno consapevolmente – alimenti poco sani (ricchi di grassi e zuccheri), si mangia spesso fuori orario e, in questi momenti di concitazione, si perde facilmente la cognizione delle quantità. Un problema da non sottovalutare, in termini di sovrappeso e obesità psicogena. Azioni come spiluccare continuamente e/o abbuffarsi, unite alla preferenza verso alimenti poco sani e ad eccessive quantità di cibo, generano ancora più stress, ansia, pentimento, senso di frustrazione… e fanno ingrassare!

Mangiare per gestire le emozioni

Anche le problematiche legate alla difficoltà nella gestione delle emozioni possono causare il mangiare emotivo. È molto comune sentire, ad esempio, di persone che non dormono bene “per i troppi pensieri” (ansia) e si svegliano, durante la notte, per… mangiare emotivo. A volte, utilizziamo il cibo per sedare emozioni che non riusciamo a gestire; nel caso dell’alimentazione notturna, inoltre, la digestione di ciò che ingeriamo appesantisce e induce a scivolare nuovamente nel sonno. Lo stesso accadeva quando, da piccoli, ci svegliavamo piangendo di notte e crollavamo nuovamente dopo aver ricevuto il latte. Il corpo e la mente registrano queste informazioni: il cibo viene mentalizzato e recepito, istintivamente, a un livello primitivo come “calmante naturale”. Questo meccanismo si può attuare anche durante il giorno, più volte al giorno… tutti i giorni!

Individuare le dinamiche psicologiche che portano al mangiare emotivo

In questo modo, senza senza riuscire ad accorgersene, si può prendere molto peso. Ciò dipende da dinamiche psicologiche a non chiare e non gestibili senza l’aiuto di un professionista.

In entrambi i casi, sarà indispensabile innanzitutto identificare la situazione che stiamo vivendo come stressante o emotivamente faticosa, in modo da capire che soffriamo di fame nervosa. In seguito, sarà necessario iniziare un adeguato percorso psicoterapico per imparare definitivamente a utilizzare metodi e strumenti per la gestione di stress ed emotività più sani del mangiare emotivo.

Il dimagrimento diventerà una naturale conseguenza del cambiamento delle vecchie, scorrette abitudini!

Dott.ssa Federica Majore
Psicologa del Comportamento Alimentare
Psicoterapeuta
3924131042
psicoalimentare@gmail.com

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