“…non sei libero dalle conseguenze delle tue scelte”.
Molto spesso compiamo delle azioni perché ci danno un piacere immediato, un sollievo, un conforto, e tanto basta ad annullare qualsiasi riflessione sulle conseguenze di tali azioni.

Pensiamo al cibo: mi sento strana, triste, stanca, apro il frigo e stappo una bottiglia di vino mentre preparo la cena. Metto su l’acqua per la pasta, nel frattempo sgranocchio 4 o 5 taralli. Taglio le verdure, preparo il sugo, scolo la pasta e mangio, mentre continuo a sorseggiare il mio vino davanti alla tv o chattando, al cellulare. Dopo cena, immediatamente, sento l’esigenza di dolce: metto un film, mi accomodo sul divano con un pacco di biscotti e mangiucchio distrattamente fino ai titoli di coda. Mentre mi avvio verso il letto, mi accorgo che ho mal di stomaco: ho la pancia gonfia, ma che ho mangiato troppo? Non me ne sono resa conto. Vabbé, domani staró attenta. Mi andava e ne avevo bisogno; tanto …chilo più, chilo meno. Non sarà certo la cena di stasera il problema!
Questa è una situazione-tipo molto frequente, in cui compiamo delle scelte senza essere in grado di misurarne le conseguenze. Abitudini del genere, infatti, tendono a ripetersi spesso. L’ acccumulo di zuccheri, grassi e calorie in eccesso prima di andare a dormire, nel tempo, renderà impossibile lo smaltimento, favorirá l’accumulo di grasso addominale, inciderá sulla qualità del sonno e, soprattutto, si tradurrà in un graduale, ma costante aumento ponderale. Il che avrà altre conseguenze su autostima e umore. Qual è dunque l’unico modo per cambiare abitudini? Prendere consapevolezza del fatto che qualunque scelta comporta una conseguenza.

E che, se vogliamo modificare le conseguenze, dobbiamo essere disposti a fare scelte differenti.

dott.ssa Federica Majore
Psicoterapeuta

Torna al Blog