La sindrome della brava bambina colpisce principalmente le donne e consiste in una serie di comportamenti accomodanti perpetrati fin dall’infanzia. Si tratta di un modello comportamentale basato sull’essere sempre coscienziosi, rigorosi e affidabili per assicurarsi il riconoscimento dei propri meriti. Tutto questo sfocia nella tendenza a cercare continuamente l’approvazione degli altri, quindi ad accontentarli sempre, anche a discapito dei propri bisogni. Naturalmente, questa tendenza ha rilevanti conseguenze sulla salute mentale, sull’autostima e sul senso di autorealizzazione del soggetto.

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Le origini

La sindrome della brava bambina ha origine dall’educazione emotiva ricevuta nel contesto familiare: se alle emozioni e alla manifestazione dei propri bisogni non viene riconosciuta l’importanza che meritano, l’unico modo che il bambino ha per ricevere amore e riconoscimento dai genitori è mettere da parte ciò che sente per adattarsi alle loro richieste. Questo schema comportamentale costituirà molto probabilmente un modello da applicare anche nelle relazioni future.

Gli stili educativi in base al genere

La sindrome della brava bambina si riscontra principalmente nelle donne, tema che pone l’accento sulla differenza tra gli stili educativi in base al genere. Dal genere, infatti, dipende l’incoraggiamento a essere bravi, compiacenti e diligenti (bambine) o l’invito a reprimere le proprie emozioni (bambini). Questi modelli, che limitano il potenziale espressivo di bambine e bambini, vengono spesso interiorizzati e riproposti in età adulta: per gli uomini sarà più difficile entrare in contatto con la propria sfera emotiva, mentre le donne reprimeranno i propri bisogni nella convinzione che il proprio valore personale dipenda dalla capacità di soddisfare le richieste altrui. Chi soffre della sindrome della brava bambina potrebbe avere problemi di autostima, ripercussioni spiacevoli sulla percezione di sé e conseguenze negative sul proprio senso di autoefficacia.

Come si manifesta

Ecco alcuni “sintomi” riscontrabili in chi è soggetto a sindrome della brava bambina:

  • Comportamenti accondiscendenti
  • Paura di esprimere dissenso
  • Autosvalutazione
  • Costante preoccupazione riguardo ai giudizi, alle emozioni e ai bisogni degli altri
  • Tendenza a dare più importanza e validità ai bisogni altrui (a discapito dei propri)
  • Alto perfezionismo e autocritica
  • Bassa autostima

Dunque, essere soggetti a sindrome della brava bambina significa anche sovraccarico mentale, energetico ed emotivo alla lunga insostenibile, che può sfociare anche in ansia, sensi di colpa, senso di inadeguatezza, frustrazione, senso di scarsa efficacia, se non, addirittura, in depressione o disturbi del comportamento alimentare.

Correlazione tra sindrome della brava bambina e DCA

In breve, i disturbi del comportamento alimentare nascono per rivolgere la propria attenzione sul cibo e sulla gestione del proprio corpo in modo da distrarsi dalla gestione dei propri sentimenti. Anche questo accade spesso in famiglie nelle quali manca la comunicazione sana delle emozioni. Non stupisce, dunque, che esistano casi in cui sindrome della brava bambina e disturbi del comportamento alimentare siano correlati. Comportarsi in ogni situazione e contesto da brava bambina, accondiscendere a tutto ciò che i genitori desiderano, mettere da parte i propri bisogni sono tutti comportamenti che portano a provare sentimenti di frustrazione… e i disturbi alimentari sono uno sfogo indiretto a questi sentimenti. Se, poi, gli stessi genitori danno grande importanza alla dieta, al cibo, al peso, all’aspetto fisico, i figli, per rispondere alle aspettative dei genitori, si adeguano anche a questo ideale.

Superare la sindrome della brava bambina

Per superare la sindrome della brava bambina è bene intraprendere un percorso con un professionista della salute mentale. È necessario liberarsi dall’idea che il proprio ruolo all’interno di ogni relazione debba essere “meritato” mettendo in secondo piano i bisogni personali. Innanzitutto serve, dunque, riconoscere questo schema comportamentale, comprenderne le radici e identificare le ripercussioni che ha sul presente e sulla vita quotidiana. È importante essere consapevoli dei propri diritti all’interno di una relazione, imparando a esprimere i propri bisogni e stabilendo dei confini sani con gli altri.

Prevenire la sindrome della brava bambina

La sindrome della brava bambina si può prevenire promuovendo verso le nuove generazioni un’educazione che consenta a bambine e bambini di esprimere liberamente emozioni e bisogni, incoraggiando autonomia e sensibilità senza distinzioni di genere.

Dott.ssa Federica Majore
Psicologa del Comportamento Alimentare
Psicoterapeuta
3924131042
federica.majore@gmail.com

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