Quando incontro un nuovo paziente che vuole intraprendere una psicoterapia orientata alla gestione del peso corporeo, quasi sempre fa riferimento a dinamiche “tipiche” che si riscontrano anche quotidianamente – parlando con gli amici, ascoltando le conversazioni degli altri intorno a noi, leggendo la bacheca di gruppi Facebook dedicati al dimagrimento. Prestate attenzione e vi renderete conto che anche voi avete detto o ascoltato cose simili decine di volte.
Alcuni esempi sono:
“mi riprometto sempre di guardarmi dentro per capire cosa non va, ma non lo faccio mai e finisco sempre per sfogarmi sul cibo”
“bisognerebbe raggiungere una consapevolezza, ma non lo si fa mai”
“è tutto troppo faticoso… se solo fossi più magra così, da un giorno all’altro!”
“beata lei che è magra, chissà che bella vita deve avere”
“so che il mio problema è lo stress, ma non faccio a meno del cibo in quei momenti”
“ci casco e ci ricasco, so benissimo che sbaglio, ma non mi so regolare e finisco sempre per ingrassare”
“non riesco mai a trovare la molla per far scattare il cambiamento. Magari inizio lunedì”
“non trovo modalità alternative per dare sfogo alle mie emozioni”
Sintetizzando, quelle presentate sono tutte difficoltà PSICOLOGICHE. E’ normale che, se la persona continua ad affrontarle con il metodo sbagliato, non ne verrà mai a capo. Il vero problema di un circolo vizioso è che siamo noi stessi a perpetuarlo e consolidarlo.
Non facciamo altro che affrontare il problema giusto (es. “sono le mie emozioni”) col metodo sbagliato (dieta, pasticche, chirurgia, beveroni, pensiero magico).
Questo non farà che separare sempre più il SOGNO dall’ OBIETTIVO.
Un sogno è qualcosa di splendido, ma irrealizzabile. Come sognare di svegliarsi alti, quando si è bassi di statura. Non ci puoi fare nulla: puoi solo sognarlo.
Un obiettivo è alla tua portata: devi lavorarci, ma puoi ottenerlo.
Sapere che è lì, alla tua portata, spesso non fa che allontanarlo. Una parte di te si sente forte perché sa che “è lì, basta volerlo”.
Ed è proprio lì, che scatta il non volerlo. Ma il considerarlo come un sogno e, conseguentemente, trattarlo come tale.
Le persone spesso trattano gli obiettivi come sogni, perciò non fanno nulla per raggiungerli.
Se si accettasse di trasformare un sogno in un vero obiettivo, canalizzando energie e sforzi per qualcosa di veramente raggiungibile – anziché continuare a disperdere tempo, denaro, energie a SOGNARE una realtà immaginaria (che equivale all’attesa del miracolo, al desiderio della pillola magica, della chirurgia ecc.) – allora sarebbe possibile, davvero e per sempre, cambiare!
