“Vivo a dieta: perché non dimagrisco?” Quante volte e da quante persone viene pronunciata una frase simile? Entriamo subito nel merito.
Tutte le diete convenzionali contengono in sé i semi del loro stesso fallimento
È importante capire che mai e poi mai una persona comune potrebbe vivere a dieta per più di qualche settimana o, al massimo, qualche mese. Infatti, vivere a dieta è una forzatura che va semplicemente contro il nostro funzionamento, proprio perché l’essere umano non funziona così. Siamo portati a fare quel che ci piace, non quello che non ci piace o che ci fa soffrire!
Infatti, se avete sentito qualcuno affermare di vivere a dieta, in realtà ciò significa essere a dieta circa 2 mesi all’anno sì e 10 no, perché mantenere perennemente una dieta ipocalorica è impossibile. Questo comportamento non solo non è di per sé sano ma, a lungo andare, può avere pesanti ricadute sul fisico e sulla mente. Quando si cerca di dimagrire, mettersi a dieta spesso non basta. Bisogna capire cosa mangiare, come, quando e soprattutto bisogna imparare a utilizzare la propria mente per rendere il percorso di dimagrimento un programma piacevole da seguire ed efficace a lungo termine.
Non si tratta di forza di volontà
Il nostro corpo è stato condizionato da milioni di anni di evoluzione a procacciarsi cibo per consumarlo. Alla fine, si tende sempre a tornare, al termine della dieta, al tipo di alimentazione che si aveva prima, cosa biologicamente inevitabile.
Questo significa che vivere a dieta significa soffrire costantemente, perché:
- – Si patisce quasi sempre la fame, anche se la restrizione in termini di quantità è minima, ma ancor più se è drastica;
– La maggior parte delle diete costringe a un conteggio ossessivo delle calorie, e all’evitamento assoluto di alcuni tipi o intere categorie di cibo;
– La maggior parte delle diete favorisce un andamento del peso a “yo-yo”, che porta rapidamente al recupero – con gli interessi – di tutto il peso perso.
Vivere a dieta nell’era della Diet Industry
Per chi desidera perdere peso, nella società di oggi la Diet Industry propone centinaia di “sistemi infallibili” che promettono di aiutare la gente a dimagrire “senza sforzo”. Molto spesso, chi deve perdere peso ne ha già provati alcuni: barrette, bibitoni, sostitutivi dei pasti, polverine, digiuni, diete iperproteiche, sondino naso-gastrico…
Purtroppo, nella maggior parte dei casi, questi sistemi hanno forti controindicazioni:
- – Rinforzo della convinzione disfunzionale che dimagrire il più possibile nel minor tempo possibile sia la cosa migliore e più giusta;
– Perdita di peso troppo rapida, che porta al recupero di tutti i kg persi (con gli interessi) non appena si riprende a mangiare come prima;
– Nel caso di alcuni farmaci, anche gravi conseguenze – a volte permanenti – da un punto di vista fisiologico, oltre che psicologico.
Per dimagrire senza vivere a dieta e, soprattutto, mantenere il giusto peso nel tempo, è necessario soffermarsi e imparare a riflettere su noi stessi, per capire in che modo funzioniamo. Solo successivamente a questa riflessione è possibile intervenire sulle abitudini scorrette che conducono al desiderio di dimagrimento.
Smettere di vivere a dieta
Un programma di psicoterapia incentrata sul controllo del peso corporeo può favorire cambiamenti concreti, permanenti e salutari, consentendo di acquisire strumenti cognitivo-comportamentali utilizzabili per sempre, in modo da smettere di vivere a dieta: un’abitudine malsana, che può sconvolgere, alla lunga, mente, corpo e spirito. Al contrario, piccoli cambiamenti nel modo di vivere quotidiano possono portare a grandi cambiamenti relativamente a considerazione di sé, approccio al peso e al cibo, comprensione del proprio modo di essere. L’obiettivo? Depotenziare il valore delle calorie e potenziare, definitivamente, la stima e l’amore di sé.
Dott.ssa Federica Majore
Psicologa del Comportamento Alimentare
Psicoterapeuta
3924131042
federica.majore@gmail.com