“CUORE”: “VOGLIO ASSOLUTAMENTE una pizza gigante, un cheeseburger, un milkshake con patatine fritte ed anelli di cipolla fritta come contorno, dei tacos, una lasagna…LASAGNA!!! E forse anche dei brownies con gelato alla vaniglia per dessert!”
“TESTA”: “ma… ma…non puoi neppure pensare di finire tutta quella roba in una volta sola!!!”

Questa simpatica vignetta ci mostra come, molto spesso, emotività (rappresentata dal cuore) e corpo (rappresentato dal cervello, dalla mente razionale) non processino la FAME allo stesso modo. La FAME BIOLOGICA la sentiamo nello stomaco, può essere posticipata, non ha bisogno di determinati cibi per essere soddisfatta e si interrompe non appena siamo sazi.
La FAME EMOTIVA, al contrario, vuol essere soddisfatta istantaneamente e da una specifica categoria di cibi, detti “comfort food”, solitamente ricchi di grassi, zuccheri e così via. Non è semplice dare un freno alla fame emotiva, perché non si placa con l’arrivare del senso di sazietà… anzi! A volte spinge a mangiare fino a “scoppiare” apportando, in cambio di un momentaneo “sollievo” dalle tensioni emotive, una valanga di sensi di colpa, frustrazione, sfiducia nelle proprie capacità di dimagrire ecc. ecc.!
Se ti riconosci in queste parole, il problema non potrà essere risolto da una semplice dieta perché non si tratta di aderire ad una prescrizione di cibi si/no, ma di affrontare la questione da un punto di vista emotivo, cognitivo e comportamentale!
La psicoterapia finalizzata al controllo del peso può aiutarti a recuperare una sana relazione con il cibo e con te stesso, senza divieti o costrizioni ed in modo graduale e naturale e, soprattutto, SENZA DIETA!

dott.ssa Federica Majore
Psicologa, Psicoterapeuta

Torna al Blog