In un mondo che sta cercando di combattere la diet culture e di diffondere il più possibile la body positivity, la grassofobia continua a permeare, in modo più o meno consapevole, le menti di ognuno di noi. Ma cosa si intende per grassofobia?

Grassofobia
Immagine di vectorjuice su Freepik

Grassofobia: in cosa consiste

Essere grassofobici significa avere paura, giudicare negativamente, discriminare ed escludere le persone in sovrappeso oppure obese, ma non solo: la grassofobia si manifesta anche con la paura, profonda e irrazionale, di prendere peso e si è insinuata così tanto nella società (che comprende il mondo del lavoro, il campo medico, la scuola, i trasporti, l’accessibilità, i media…) che viene spesso perpetrata in maniera del tutto inconscia.

Come nasce la grassofobia

La grassofobia è figlia della diet culture: se solo i corpi snelli e tonici vengono considerati desiderabili, se siamo portati a controllare spesso le tabelle dei valori nutrizionali, se esistono cibi e bevande “zero calorie” o “proteici” è perché viviamo immersi nella diet culture.

Per non parlare di pillole o prodotti di bellezza snellenti, vestiti dalle taglie non inclusive, posti troppo piccoli sui mezzi… senza nemmeno accorgercene, tutti noi siamo vittime della diet culture in cui il valore di un individuo è direttamente proporzionale al suo peso.

È possibile riscontrare tutto ciò già a partire dal linguaggio: la parola “grasso” non è più neutra come magro, snello, alto, basso, non viene più impiegata in maniera descrittiva, ma solo con accezione negativa e come insulto. Al suo posto, vengono utilizzate espressioni come robusto, morbido, tondo, curvy pur di non pronunciare l’orrenda parola, il che la dice lunga sul disagio che si prova nei confronti del grasso.

Come ci influenza la diet culture

La diet culture vede un corpo grasso come un problema da risolvere. Questo atteggiamento è molto pericoloso, specie se inculcato fin dall’infanzia, in quanto può portare a disturbi di ansia e di autostima che potrebbero, nel peggiore dei casi, sfociare in un disturbo alimentare. Nonostante ciò, tantissime persone non si rendono conto del peso che il loro essere grassofobiche ha su loro stesse e su chi hanno intorno, perché spesso si tratta di pregiudizi inconsci, proprio perché estremamente radicati nella propria cultura.

Giudicare una persona e il suo valore basandosi sul peso è così normale che non viene considerato come un argomento su cui riflettere. Essere grassi rappresenta un fallimento, perché una persona grassa è sicuramente priva di forza di volontà, pigra e ingorda, nonché responsabile della sua condizione di obesità o sovrappeso. La soluzione a tutto ciò, infatti, viene ricercata nelle diete restrittive e negli eccessivi allenamenti in palestra, perché ci si concentra sull’eliminazione della grassezza, non sul combattere la grassofobia.

La grassofobia è dentro di noi

Spesso, è la stessa persona grassa a disprezzarsi per il suo aspetto e a non accettarsi, perché la grassofobia non è un fenomeno che si manifesta a livello individuale, bensì è un sistema di valori che ci viene trasmesso da sempre: basti pensare alle numerosissime pubblicità di prodotti snellenti e dimagranti, ai cartoni animati, ai protagonisti dei film, alle serie tv in cui le persone grasse rappresentano personaggi comici o esempi negativi. Per fortuna, piano piano tutto questo sta cambiando, ma dobbiamo ammettere che di strada da fare ce n’è ancora tantissima.

Grassofobia e salute

Dunque, la grassofobia è un fenomeno sociale e, in quanto tale, non entra (o, comunque, non dovrebbe entrare) nel merito della salute fisica di una persona. Nessuno di noi, infatti, guardando uno sconosciuto sarebbe in grado di elencare le sue eventuali malattie ma, di fronte  a una persona grassa, tutti si sentono in grado di diagnosticare uno stile di vita non sano e di dare consigli su alimentazione e attività fisica. Questa è la grassofobia e la salute non dovrebbe avere nulla a che fare con rispetto e inclusione, perché se anche la persona grassa in questione avesse gravi problemi di salute, sarebbe assurdo discriminarla proprio in base a eventuali malattie o disturbi.

Combattere la diet culture

Come si combattono, quindi, la grassofobia e la diet culture? Nello stesso modo in cui si combatte l’ignoranza: informandosi. La conoscenza è un’arma potentissima e conoscere le origini del disprezzo per il grasso, il modo in cui senso di inadeguatezza e bassa autostima vengono utilizzati per vendere, le conseguenze che parole pronunciate con eccessiva leggerezza possono avere sulla salute fisica e mentale è fondamentale per lottare contro la grassofobia e per fare in modo che la diet culture non controlli le nostre vite senza che ce ne rendiamo conto. Smettiamo di parlare dell’aspetto fisico (nostro e degli altri), riflettiamo su cosa diciamo e filtriamo i messaggi tossici dei media, riflettendo sul fatto che sono il frutto di una cultura negativa di cui facciamo parte, ma da cui non dobbiamo lasciarci coinvolgere. Non è assolutamente facile, ma bisogna almeno provarci, per noi stessi, per le persone che amiamo, per tutti.

Dott.ssa Federica Majore
Psicologa del Comportamento Alimentare
Psicoterapeuta
3924131042
federica.majore@gmail.com

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è Banner-Blog-Federica-Majore-1024x363.jpg
Torna al Blog