Avete seguito mille diete senza mai portarle a termine o raggiungere l’obiettivo? Oppure avete perso qualche chilo, ma non siete stati costanti e, alla fine, li avete ripresi tutti (…con gli interessi)?
Volete dimagrire, cambiare atteggiamento verso il cibo, liberarvi dall’ossessione della bilancia, ma dopo averle provate tutte non sapete più come fare?
Tenere un Diario Psicoalimentare, in questo caso, può rappresentare lo strumento più indicato da un punto di vista Psicologico, cognitivo e comportamentale.
Secondo gli esperti, infatti, annotare su un Diario Psicoalimentare cosa si mangia, quando e in associazione a ciò che si prova in quello specifico momento, consente di aumentare la consapevolezza del proprio “stile alimentare”, dell’eventuale presenza di un “mangiare emotivo” (emotional eating) e, quindi, di intervenire per modificare abitudini dannose che, nel tempo, hanno un peso… sul peso!
Attenzione: molti potrebbero pensare che tenere un Diario Psicoalimentare consista nel conteggio delle calorie ingerite o in una semplice annotazione dei cibi e delle bevande introdotti.
…Sbagliato!
Il Diario Psicoalimentare è uno strumento molto più utile e profondo d’indagine di sé per tutti coloro che, ad esempio, mangiano spesso sovrappensiero o colti da fame improvvisa, nervosa, per stress, ansia, noia, senso di vuoto, tristezza e così via.
Il cibo in sé, infatti, non è il solo a giocare un ruolo importante nella perdita o nell’acquisizione di peso in eccesso, ma quel che incide pesantemente sono spesso le circostanze e le motivazioni che ci spingono irrefrenabilmente verso determinati cibi (spesso ricchi di grassi e zuccheri) e comportamenti alimentari scorretti.
Compilare un Diario Psicoalimentare, seguiti da uno Psicoterapeuta esperto in gestione del comportamento alimentare, costituisce uno degli elementi essenziali dei percorsi di crescita personale e cambiamento dello stile di vita offerti dal nostro studio.
Spesso, è proprio quando iniziamo a compilare il Diario Psicoalimentare che impariamo a conoscere le nostre modalità di comportamento nei confronti del cibo, delle emozioni e, in generale, di noi stessi. Questo ci offre la possibilità di approfondire e, laddove sia necessario, di apportare delle modifiche all’ approccio al cibo, al movimento, al corpo e, soprattutto, alle emozioni in modo più sano e costruttivo!
Ovviamente, il Diario Psicoalimentare può essere eseguito come esercizio cognitivo-comportamentale nell’ambito di una psicoterapia.
Qualsiasi altro diario (ad esempio un diario alimentare, ove registrare cibi e bevande assunte solitamente utilizzato nei percorsi dietetici, seguiti dal medico dietologo, dal biologo nutrizionista o dal dietista) NON E’ UN DIARIO PSICOALIMENTARE.
Si tratta, semplicemente, di due strumenti diversi!
N.B.
Il Diario Psicoalimentare, in quanto strumento contenente esercizi cognitivo-comportamentali di riservato ed esclusivo utilizzo dello Psicologo, se somministrato da figure professionali diverse non può essere valutato né utilizzato come strumento di trattamento, sia nel rispetto dell’utente finale che del Codice Deontologico degli Psicologi Italiani – nonché dalle sentenze in tal senso emesse (vedi ad esempio qui ) e dei ricorsi al TAR LAZIO per abusi professionali, attualmente in fieri.
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In occasione del “Festival della Psicologia”, sarà possibile prenotare un incontro gratuito presso lo studio o via Skype.
dott.ssa Federica Majore
Psicologa – Psicoterapeuta – Psicoanalista
Centro Psico – Via Anneo Lucano 11 (zona Balduina) 00136 – Roma
Skype: federica.majore
Per informazioni e appuntamenti:
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