Prescrive pillole «anoressizzanti» per dimagrire, medico condannato (clicca per leggere l’articolo)
Purtroppo alcuni approfittano di chi chiede la “pillola magica” per perdere quei “pochi, maledetti e subito” chili di troppo. Questo non solo intacca la deontologia (in questo caso, quella professionale di medico), ma rischia di alterare definitivamente l’equilibrio psicofisiologico della persona. Alcuni pazienti hanno riportato danni irreparabili. Eppure, sono stati loro stessi a chiedere quei farmaci.
Molti preferiscono rivolgersi a questo tipo di aiuto, piuttosto che affrontare un percorso graduale, naturale, che li metta in profondo contatto con se stessi. Perché? Perché, da un lato, dimagrire richiede moltissimi sforzi e, dall’altro, la società ci insegna che “magro, in fretta e senza sforzo” è cosa buona e giusta. E questo tarlo si insedia nella nostra mente, e condiziona le nostre scelte. Così, ci ritroviamo a far di tutto per perdere più peso possibile col minor sforzo e nel minor tempo possibile; ma la ricerca scientifica lo dimostra, questi risultati sono effimeri. Destinati a durare poco, giusto il tempo di interrompere il farmaco et voilà, i kg sono di nuovo tutti lì, col risultato che – se si sono fortunosamente scampati i danni clinici – ci si sente ancor più depressi e la sola cosa più “leggera” che sentiamo è il portafoglio. Dobbiamo sovvertire questa idea: “magro subito” è un ossimoro, un errore in sé, un concetto SBAGLIATO E DISFUNZIONALE che non fa che perpetrare il circolo vizioso dieta-aumento di peso-dieta-aumento di peso e ancora, e ancora, e ancora.
La strada è un’altra; è naturale, è sana, è graduale, e comporta un unico,grande sforzo: RISPETTARSI.Volersi bene. Imparare ad amarsi, concedendosi il giusto tempo per far si che questo possa accadere nuovamente!
Dott.ssa Federica Majore
Psicologa, Psicoterapeuta
