1. Pesarsi tutti i giorni: le oscillazioni giornaliere di peso, specie nella donna, non sono un indicatore effettivo dell’andamento del dimagrimento. Da un giorno all’altro si può arrivare a pesare anche 1-2kg in più a seconda della fase del ciclo mestruale e di cosa si è mangiato il giorno prima. E’ bene pesarsi massimo una volta alla settimana, in un giorno lontano dal weekend (come mercoledì o giovedì), sempre a digiuno, appena svegli, dopo la prima minzione.
2. Contare le calorie: non basta, e può per giunta diventare un’ossessione. Non esistono solo le calorie, ma anche i grassi e gli zuccheri, e la risposta metabolica varia da persona a persona. Non tutti assimiliamo gli stessi nutrienti allo stesso modo; ognuno assorbe e brucia in modi e tempi differenti.
3. Eliminare i carboidrati: Spesso ci si mette a dieta e si elimina o si decide di ridurre drasticamente il consumo di pasta e pane, pensando che i carboidrati siano i principali responsabili dell’aumento di peso. Invece questi nutrienti, consumati nelle giuste quantità, sono indispensabili per mantenere un buono stato di salute e di forma fisica. Troppo spesso, a causa di una cattiva informazione, la decisione di seguire una dieta “fai da te” parte dall’ esclusione proprio dei carboidrati… ma molti non sanno che, quando i carboidrati vengono ridotti eccessivamente, l’organismo deve fabbricarsi da sé il glucosio, utilizzando proteine e grassi. La formazione di zuccheri dagli aminoacidi delle proteine porta, se protratta, ad una riduzione della massa magra (=muscolo), componente fondamentale per le funzioni metaboliche (=per bruciare calorie), oltre ad una perdita di minerali; nel contempo, la liberazione di una quantità eccessiva e forzata di acidi grassi provoca, nel lungo periodo, una condizione patologica detta acidosi, che comporta uno squilibrio pericoloso per la salute.
4. Eliminare i grassi: Eliminarli completamente dalla nostra alimentazione significa togliere gli acidi grassi essenziali “buoni”, che il nostro organismo non sintetizza, impoverendolo di qualcosa che svolge anche un ruolo protettivo nei confronti del cuore e dei vasi sanguigni. Alcuni acidi grassi contribuiscono a mantenere basso il livello del colesterolo (es. olio d’oliva, pesce azzurro) . I grassi sono inoltre molto importanti per il trasporto delle vitamine liposolubili.
5. “Questo prodotto/dieta/programma ti farà dimagrire!”: Non esiste un approccio universalmente valido al dimagrimento. Eppure il primo istinto, quando incontriamo un’amica che ha perso peso, è sempre quello di chiederle quale sia il suo segreto. Come se, una volta carpito, questo possa certamente funzionare anche per noi. Le riviste impazzano di diete (dell’uva, del melone, della cioccolata, del minestrone…..); più ne pubblicano in copertina, più copie vendono. Le persone sono continuamente alla ricerca di nuovi metodi per dimagrire, e l’industria dei prodotti “dimagranti” e delle diete lo sa! Non fatevi trattare come burattini. Ognuno è diverso e deve conferire dignità alla propria storia, alla propria persona. Qualsiasi miracolo universalmente valido tentino di vendervi, è una truffa.
Qualsiasi percorso dimagrante deve necessariamente essere personalizzato e richiede tempo ed impegno, per avere possibilità di successo. “Dimagrire velocemente” è un ossimoro: se si vuole perdere peso definitivamente, e non recuperare tutto il peso perso, dovremo essere consapevoli che questo richiederà costanza, impegno e tempo.
Vi invito, infine, a fare attenzione a chi sia il professionista cui avete deciso di rivolgervi. E’ uno Psicoterapeuta esperto nel comportamento alimentare? E’ un Medico dietologo? E’ un Biologo nutrizionista? E’ un tecnico dietista? Conoscete differenze e competenze specifiche di queste professioni? I suoi studi sono certificati e riconoscibili, rintracciabili – ad esempio – su un Albo aderente ad un Ordine professionale? Oppure vi siete rivolti ad un venditore di prodotti/programmi dimagranti che si definisce “coach del benessere”/”coach dimagrante”? Conoscete i suoi titoli di studio? Affidereste la vostra salute (nutrimento=vita!) ad una figura non professionale?
E’ giusto informarsi con molta attenzione su chi sia la persona che abbiamo scelto come punto di riferimento per la nostra salute.
Dott.ssa Federica Majore
Psicologa – Psicoterapeuta – Psicoanalista
Esperta nella gestione del comportamento alimentare
info@psicologoalimentare.it
392.4131042