…quante volte avrete sentito dire o pronunciato voi stessi queste parole? Entriamo subito nel merito.

1. Tutte le diete convenzionali contengono in sé i semi del loro stesso fallimento. E’ importante capire che mai e poi mai una persona comune potrebbe stare a dieta per più di qualche settimana o, al più, qualche mese. E’ una forzatura che va semplicemente CONTRO il nostro funzionamento. L’ESSERE UMANO NON FUNZIONA COSI’. Siamo portati a fare quel che ci piace, non quello che non ci piace, e men che meno quello che ci fa soffrire!

2. Non si tratta di forza di volontà.  Il nostro corpo è stato condizionato da milioni di anni di evoluzione a procacciarsi cibo per consumarlo. Alla fine si tende sempre a tornare, al termine della dieta, al tipo di alimentazione che si aveva prima, cosa biologicamente inevitabile.

Questo significa che chi è a dieta soffre costantemente, perché:

– patisce quasi sempre la fame, anche se la restrizione in termini di quantità è minima, ma ancor più se è drastica
– la maggior parte delle diete costringe ad un conteggio ossessivo delle calorie, e all’ evitamento assoluto di alcuni tipi di cibo
– la gran parte delle diete favorisce un andamento del peso “yo-yo”, che porta rapidamente al recupero – con gli interessi – di tutto il peso perso.

Avete mai sentito qualcuno dire “sono perennemente a dieta”? Questo, tradotto, significa solo una cosa: la dieta stimola un atteggiamento del tipo: “2 mesi sì, 10 no” che non solo non è di per sé sano ma che, a lungo andare, può avere pesanti ricadute sul fisico e sulla mente. Quando si cerca di dimagrire, mettersi a dieta spesso non basta. Bisogna capire cosa mangiare, come, quando e soprattutto bisogna imparare ad utilizzare la propria mente per fare del percorso di dimagrimento un programma piacevole da seguire ed efficace a lungo termine.

Per chi vuole dimagrire, nella società di oggi esistono centinaia di “sistemi infallibili” che promettono di aiutare la persona a “dimagrire senza sforzo”. Molto spesso, chi deve perdere peso ne ha già provati alcuni: barrette, bibitoni, polverine, digiuni prolungati, diete iperproteiche, sondino nasogastrico e chi più ne ha più ne metta.

Purtroppo, nella gran parte dei casi, questi sistemi hanno forti controindicazioni:

rinforzo della credenza disfunzionale che dimagrire il più possibile nel minor tempo possibile sia cosa buona e giusta
– perdita di peso troppo rapida, che porta al recupero di tutti i kg persi (con gli interessi) non appena si riprende a mangiare normalmente
– nel caso di alcuni farmaci, anche gravi conseguenze – a volte permanenti – da un punto di vista fisiologico, oltre che psicologico.

Per dimagrire senza stare a dieta e soprattutto mantenere il peso nel tempo è necessario soffermarsi ed imparare a riflettere su noi stessi, per capire in che modo funzioniamo e poi intervenire sulle abitudini scorrette che ci hanno condotti al desiderio di dimagrimento.

Perchè mangio in questo modo?
Perché proprio in questo momento?
Perchè mangio anche quando non ho fame?
Cosa mi spinge a mangiare più del dovuto?
Perché non smetto di mangiare anche quando sono sazio?

Un programma di psicoterapia incentrata sul controllo del peso corporeo può aiutare la persona ad apportare cambiamenti concreti, permanenti e salutari, permettendole di acquisire strumenti cognitivo-comportamentali utilizzabili per sempre.

“VIVERE A DIETA” è un’abitudine malsana, che può sconvolgere, alla lunga, mente, corpo e spirito! Al contrario, piccoli cambiamenti nel modo di vivere quotidiano possono portare a grandi cambiamenti nella considerazione di sé, nell’approccio al peso e al cibo, lavorando sulla comprensione del proprio modo di essere e pensare per depotenziare il valore delle calorie e potenziare, definitivamente, la stima e l’amore di sé.

Dott.ssa Federica Majore
Psicologa – Psicoterapeuta – Psicoanalista
392. 4131042
psicoalimentare@gmail.com

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